«Quando un forestiero dimorerà presso di voi nel vostro Paese, non gli farete torto. Il forestiero dimorante fra di voi lo tratterete come colui che è nato fra di voi; tu l’amerai come tu stesso perché anche voi siete stati forestieri nel paese d’Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio».
Con questo passo del Levitico si apre la nuova guida delle Caritas diocesane friulane “Richiedenti asilo e rifugiati: perché aiutarli a casa nostra”. Un volume ricco di dati per vincere l’indifferenza, il pregiudizio e le chiusure nei confronti dell’altro con la chiarezza e la forza della corretta informazione.
Come riportato nelle pagine del sito internet della Caritas di Udine, da tempo quella dell’immigrazione è una questione all’ordine del giorno che desta allarme e preoccupazione, anche a causa di un’informazione spesso parziale e tendenziosa. Già nei mesi scorsi le Caritas diocesane del Friuli avevano pubblicato un’agile guida che attraverso numeri, statistiche, storie e riflessioni offriva una visione d’insieme ragionata e documentata sul fenomeno che vede arrivare anche nella nostra regione profughi e richiedenti asilo in fuga da persecuzione, fame e conflitti. L’opuscolo, recentemente ripubblicato con un aggiornamento dei dati a maggio 2015 e proprio in questi giorni in distribuzione nelle parrocchie e nei comuni della Diocesi, si propone di «informare correttamente e compiutamente sul fenomeno», spiega il direttore della Caritas diocesana di Udine, Luigi Gloazzo. «Qui dentro – prosegue – trovate alcune riflessioni sul senso dell’accoglienza e i dati ufficiali che fotografano l’attuale situazione dei richiedenti asilo accolti in Europa, in Italia e in regione. Questa lettura ci aiuterà a rasserenare gli animi e a non accondiscendere al tentativo colpevole di demolire la cultura dell’accoglienza così radicata nella nostra gente friulana». (dal sito www.diocesiudine.it)
L’opuscolo è reperibile nel sito della Caritas di Udine [QUI].