Una catena umana per chiedere libertà, giustizia e pace. In occasione del suo 40esimo anno di presenza in Italia e con la collaborazione della ONG “Insieme si può”, Amnesty International sta lavorando alla realizzazione di una grande evento: una catena di persone che abbracceranno le Tre Cime di Lavaredo sulle Dolomiti. L’evento si terrà domenica 13 settembre.
Nella terra di frontiera dove cento anni fa si combatteva la Grande Guerra, migliaia di mani si uniranno per proteggere simbolicamente ogni donna, uomo e bambino a cui ancora oggi sono negati i diritti umani fondamentali: il diritto alla protezione, alla libertà di espressione, al cibo, alla salute, all’istruzione, alla pace.
Il Gruppo Amnesty di Gemona, da decenni attivo in difesa dei diritti umani, invita a contribuire alla promozione dell’iniziativa tra i propri conoscenti e mediante i social network. Chi desidererà partecipare all’evento potrà iscriversi ed acquisire maggiori informazioni sul sito www.dolomitidirittiumani.org e sulla pagina Facebook.
Amnesty International è la più importante organizzazione non governativa impegnata nella difesa dei diritti umani. Fondata nel 1961 dall’avvocato inglese Peter Benenson, nel 2011 l’associazione ha festeggiato i suoi 50 anni di vita. Obiettivo di Amnesty è l’accertamento degli abusi nel rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani attraverso ricerche sistematiche e imparziali e la raccolta di appelli con lo scopo di esercitare una pressione pubblica sui governi e altri soggetti che non rispettano i diritti umani.
Quello di Gemona è uno tra i più attivi gruppi di Amnesty operanti in Italia, tanto da fare della nostra cittadina un piccolo “caso” per efficienza e capacità di mobilitazione. Da anni, grazie all’attività del coordinatore Massimo Vitti e di alcuni collaboratori, vengono raccolte migliaia di firme e inviate centinaia di appelli, con una media di oltre 30.000 firme raccolte ogni anno e punte di oltre 54.000 firme (nel 2011 54.375). Un dato che conferma quanto a Gemona ci sia, accanto a volontari motivati ed efficienti, una forte sensibilità per i temi legati ai diritti umani e reti solide che sanno attivarsi e coinvolgersi in difesa di chi vive senza diritti.