L’Ecomuseo delle Acque del Gemonese promuove due “Cantieri del paesaggio” con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare alcuni aspetti caratteristici del patrimonio culturale e paesaggistico del territorio: i roccoli e i muri a secco. Attivati nell’ambito del progetto di cooperazione interterritoriale “Costituzione di una rete ecomuseale per la gestione dei propri paesaggi” del Piano di Sviluppo Locale del GAL Open Leader, i due cantieri si svolgeranno, ad iscrizione gratuita, nel mese di agosto.
Il primo “cantiere” riguarderà alcuni roccoli di Montenars: verranno illustrati e approfonditi sul campo gli aspetti relativi alla gestione e manutenzione di questi impianti vegetali, un tempo utilizzati per la cattura dei volatili, con dimostrazioni pratiche delle tecniche utilizzate per la piantumazione e òa potatura di alberi e arbusti.
Il secondo “cantiere” si concentrerà invece sul paesaggio murato del gemonese, antico presidio a difesa del suolo agricolo e a sostegno dei terrazzamenti posti ai piedi dei primi rilievi prealpini: maestri artigiani locali illustreranno le modalità per il reperimento e la preparazione delle pietre e le tecniche costruttive per l’erezione dei muri a secco.
Per informazioni sui cantieri del paesaggio è possibile inviare un’email all’Ecomuseo delle Acque del Gemonese all’indirizzo info@ecomuseodelleacque.it.
Con questa, e con le altre attività,  «l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese si propone di documentare, recuperare e interpretare la memoria storica, la vita, le figure e i fatti, la cultura materiale e immateriale, le relazioni fra ambiente naturale e ambiente antropizzato, le tradizioni, le attività, le pratiche di vita e di lavoro e le produzioni locali nonché il modo con cui gli insediamenti e le opere dell’uomo hanno caratterizzato la formazione e l’evoluzione del paesaggio e del territorio del Campo di Osoppo-Gemona». «La prospettiva dell’ecomuseo è quella di orientare lo sviluppo futuro del territorio in una logica di sostenibilità ambientale, economica e sociale, di responsabilità e di partecipazione dei soggetti pubblici e privati e dell’intera comunità locale» (dal sito internet dell’associazione).