Un seminario per conoscere lo strumento della mappa di comunità, le sue finalità e la sua valenza progettuale. È l’obiettivo dell’iniziativa “Le mappe di comunità nel Piano Paesaggistico Regionale” promossa dall’Ecomuseo delle Acque del Gemonese che invita al tavolo della discussione realtà portatrici di istanze diverse ma accomunate da un medesimo obiettivo: provvedere alla riqualificazione e alla tutela attiva del paesaggio inteso come “prodotto storico della cultura e del lavoro dell’uomo sulla natura ed elemento distintivo dell’identità di una comunità”.
L’evento si svolgerà sabato 5 dicembre, dalle ore 9.30 alle ore 13 presso il Laboratorio del terremoto a Gemona (in piazza Municipio n. 5). Dopo l’intervento di Mariagrazia Santoro, assessore regionale alla pianificazione territoriale, porteranno il loro contributo Donatella Murtas, architetto, già coordinatrice dell’Ecomuseo dei Terrazzamenti e della Vite di Cortemilia, che interverrà sul tema “La mappa di comunità quale strumento di lettura del territorio e di partecipazione”, Francesco Baratti, architetto, coordinatore del Sistema ecomuseale del Salento, con una relazione sul tema “Le mappe di comunità e il Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia”, Alma Bianchetti e Andrea Guaran, docenti del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Udine e membri del gruppo di lavoro “Piano Paesaggistico Regionale F-VG – Partecipazione” che illustreranno ai presenti “L’archivio partecipato”. Condurrà i lavori Maurizio Tondolo, coordinatore dell’Ecomuseo delle Acque del Gemonese.
La mappa di comunità è uno strumento utilizzato diffusamente dagli Ecomusei per consentire una lettura del territorio e del paesaggio attraverso forme partecipative che coinvolgono le comunità, in grado di rivestire un ruolo importante nel processo di elaborazione del piano paesaggistico regionale.
Le mappe di comunità nel Piano Paesaggistico Regionale