La pena capitale – «tema del nostro tempo», come lo definiscono i promotori della serata – sarà oggetto del quarto appuntamento del ciclo di incontri “Conosciamo la Biblioteca antica”, in programma per venerdì 29 gennaio, ore 20.30 presso l’Auditorium San Michele a Gemona.
Un momento fondamentale del dibattito sulla pena di morte fu segnato dalla pubblicazione, nel 1764, del saggio Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria. Sono trascorsi oltre 250 anni, ma la pena capitale è tuttora in vigore in molti Paesi. Si tratta talvolta di feroci esecuzioni gettate nella piazza mondiale del web, ma la punizione estrema viene praticata più spesso senza clamore, nel chiuso dei penitenziari.
Una preziosa edizione dell’opera di Beccaria conservata nella Civica Biblioteca Glemonense fornisce l’occasione per risalire alle radici del dibattito – cui parteciparono molti intellettuali europei, tra cui Voltaire – e per richiamare l’attualità del tema.
Nel corso della serata l’argomento sarà approfondito dai relatori Roberto Benedetti, filologo e insegnante, Gianna Di Danieli, avvocato del libero Foro di Trieste, Massimo Vitti, responsabile del gruppo gemonese di Amnesty International.
Il progetto “Conosciamo la Biblioteca antica”, all’interno del quale la serata è promossa, intende dare visibilità a una dotazione libraria che comprende migliaia di volumi, molti dei quali rari e splendidamente illustrati, editi dal secolo XV – ai primordi della stampa – al 1830.
Promotore della serata è il Gruppo Archivi dell’Associazione “Ostermann”, da quasi dieci anni impegnata nella valorizzazione del patrimonio culturale di Gemona.