Con la serata “Scarabocchi di vino e di amore. Inediti friulani di Ciro di Pers in Guarneriana” prosegue il progetto “Conosciamo la Biblioteca Antica” ideato dal Gruppo Archivi dell’Associazione “Ostermann”. Giovedì 3 marzo, alle ore 20.30 presso l’Auditorium San Michele a Gemona, il consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele Angelo Floramo animerà una conversazione sull’opera del poeta friulano.
Come spiega Alida Londero, animatrice del Gruppo Archivi, Ciro, dei nobili signori di Pers (1599-1663), è considerato uno dei maggiori poeti italiani del Seicento e nel suo tempo godeva di prestigio internazionale. La sua lirica più conosciuta è il sonetto Orologio a ruote: «Mobile ordigno di dentate rote/lacera il giorno e lo divide in ore/ed ha scritto di fuor con fosche note/a chi legger le sa: Sempre si muore». Il poeta ebbe legami significativi con Gemona: qui frequentò la scuola pubblica con il celebre maestro Iginio di Maniago; qui nel 1632-33, al rientro da un lungo viaggio per mare nel corso del quale aveva ricevuto le insegne dell’ordine dei Cavalieri di Malta, esercitò la funzione di massaro (amministratore) della Comunità. A proposito di questo soggiorno scrisse in una lettera: «Ora mi sono ridotto ad attendere ai negozi pubblici qui in Gemona per doverci stare assai poco, perché mal soddisfatto d’ogni cosa e più di me stesso che d’altri». In seguito Ciro di Pers visse a San Daniele, con trasferte a Venezia e in altre città. Frequentava assiduamente il cugino e poeta Ermes di Colloredo. Gli archivi della Guarneriana hanno restituito dei testi inediti che rivelano un uomo più ottimista e vitale rispetto all’immagine che emerge dai componimenti più noti. L’editio princeps delle rime in italiano di Ciro di Pers uscì postuma nel 1666. Una copia è presente nella sezione antica della biblioteca Glemonense.