Si aprirà venerdì 29 aprile, alle ore 20.30 presso il Centro Parrocchiale Glemonensis a Gemona con l’incontro “I profughi bussano alle porte. Dove e come li accoglieremo?”, la 19a edizione della manifestazione “I colori del vento”, quest’anno intitolata “Dalle pietre ai cuori” e orientata a riflettere sull’azione svolta dal volontariato sia nell’emergenza del 1976, sia nella complessità dell’oggi.
La serata sul tema dell’accoglienza dei profughi, promossa dalla Caritas della Forania di Gemona e dal Coordinamento delle Associazioni in continuità con un precedente incontro realizzato a fine gennaio nell’ambito di un percorso sul tema dell’accoglienza e dell’immigrazione da tempo attivo a Gemona, si aprirà con la testimonianza di Khalil Sultani, giovane afghano rifugiato, introdotta dall’intervento di Rossana Marini dell’Associazione “Nuovi Cittadini Onlus”. Seguirà la proiezione del video-reportage L’accoglienza dei rifugiati a Udine realizzato dagli studenti del blog «Fuori dal Comune». Interverranno quindi Giovanni Vale, giornalista freelance, illustrando La situazione dei profughi lungo la rotta balcanica, e Sandro Lano, operatore della Caritas Diocesana di Udine, con una relazione dal titolo Come la Caritas della Diocesi di Udine sta accogliendo i profughi e quale ruolo ha il volontariato locale. Chiuderanno la serata il vicedirettore della Caritas Diocesana di Udine Paolo Zenarolla, con una riflessione sul tema Apriamo le porte all’accoglienza dei profughi nel Gemonese, e monsignor Valentino Costante, parroco della Parrocchia di Santa Maria Assunta di Gemona, le cui parole sul tema dell’accoglienza sono state riprese in un breve articolo domenica 24 aprile dal quotidiano locale “Messaggero Veneto”.
Il percorso sul tema dell’accoglienza di profughi e migranti è stato inizialmente avviato dal Coordinamento delle Associazioni con il tavolo convocato a novembre 2014 alla presenza di volontari delle associazioni, referenti delle tre parrocchie di Gemona, responsabile ed operatori del Servizio sociale dei Comuni, vice sindaco del Comune di Gemona e vicedirettore della Caritas Diocesana. Successivamente il tavolo è stato ripreso dalla Caritas della Parrocchia di Santa Maria Assunta, con coinvolgimento di numerose realtà: il Centro di ascolto parrocchiale di Gemona, il Banco alimentare di Gemona, di Osoppo e di Trasaghis, il Gruppo Missionario di Gemona, l’AVULSS, il Centro Aiuto alla Vita, i Volontari San Vincenzo, l’Emporio «Di man in man», la Pastorale giovanile, l’Associazione San Martino di Artegna, le Suore Francescane missionarie del Sacro Cuore, i Frati Minori di Sant’Antonio, i Padri Stimmatini, le Parrocchie della Forania di Gemona e il Coordinamento delle Associazioni.
Il tavolo, coordinato dalla Parrocchia di Santa Maria Assunta, ha individuato due piste di lavoro: l’informazione dei cittadini; la ricerca di possibili soluzioni di accoglienza nel Gemonese. Nell’incontro di venerdì 29 aprile sarà presentata un’azione di “censimento” delle disponibilità locali in ordine all’accoglienza (disponibilità di privati e di altre realtà ad offrire e/o affittare immobili da mettere a disposizione dei soggetti incaricati a gestire sul territorio l’ospitalità di giovani profughi e a contribuire in altre forme alla concretizzazione di un possibile progetto di accoglienza).