Far crescere le reti di volontariato, avvicinare i giovani alla cittadinanza attiva, sostenere progetti di solidarietà, condividere i primi esiti delle esperienze di accoglienza dei migranti a Gemona, valorizzare e integrare le molteplici iniziative promosse sul territorio: di questo e di altro si è parlato nell’assemblea plenaria del Coordinamento delle Associazioni di giovedì 9 febbraio, presso la Casa delle Associazioni a Gemona.
Le circa trenta realtà intervenute – in buona parte aderenti al Coordinamento, ma provenienti anche dai comuni di Bordano e Trasaghis – in prima battuta hanno fatto il punto sul progetto elaborato dal Coordinamento Territoriale d’Ambito Alto Friuli. Il CTA è l’«UTI del volontariato gemonese» ed è stato istituito, al pari degli altri CTA in regione, su mandato dell’Assemblea Regionale delle Organizzazioni di Volontariato. Il suo avvio è stato promosso dal Centro Servizi Volontariato, che assieme al Comitato Regionale del Volontariato ha “preso a modello” l’esperienza del Coordinamento di Gemona con l’intento di estenderla agli altri territori della regione. Grazie a un finanziamento messo a disposizione dal Centro Servizi, nel 2017 il CTA Alto Friuli lavorerà per rafforzare la cooperazione tra le associazioni del Gemonese e per motivare nuovi cittadini ad intraprendere la strada del volontariato.
I due obiettivi saranno perseguiti mediante altrettante azioni: l’ampliamento dell’ormai collaudata iniziativa “I colori del vento” – alla quale le realtà di volontariato dei comuni compresi nel CTA saranno invitate a partecipare: saranno garantiti loro un “posto d’onore” in occasione della Festa degli Aquiloni in Sella Sant’Agnese e un supporto nel dar vita, nei diversi comuni, ad iniziative che saranno incluse nel programma della manifestazione – e la prosecuzione del progetto “Giovani e Volontariato”, avviato dal Coordinamento nel 2016 con il supporto dell’Associazione Media Educazione Comunità.
Per entrare nella fase operativa di questo progetto, lunedì 20 febbraio, alle ore 20.30 presso la Casa delle Associazioni, si svolgerà un apposito incontro del CTA: tutte le associazioni di volontariato attive ad Artegna, Bordano, Gemona, Montenars, Trasaghis e Venzone vi potranno prendere parte.
Le proposte per “I colori del vento” non sono mancate già nel corso dell’assemblea: per esempio la proposta avanzata dal Gruppo Scout di Gemona di sostenere coralmente il progetto “Incroci di vite”, nato su iniziativa dell’Agesci regionale per «rafforzare il legame di solidarietà e creare un ponte di relazioni» tra scout friulani e scout delle zone terremotate del Centro Italia. Nei prossimi mesi alcuni referenti scout delle Marche saranno ospiti in Friuli: tramite la stipula di convenzioni con istituzioni locali potranno essere ospitati anche in Alto Friuli, nel corso dell’estate, bambini e ragazzi provenienti dalle zone terremotate.
Di accoglienza si è parlato anche nei confronti di chi arriva da più lontano: i richiedenti asilo ospiti a Gemona presso le strutture gestite dalla Croce Rossa e dalla Caritas Diocesana. Da oltre sei mesi è attivo il Coordinamento Accoglienza Gemonese, frutto di pregresse collaborazioni tra Caritas parrocchiale e Coordinamento delle Associazioni, promotori nel 2016 di due eventi pubblici di informazione e sensibilizzazione sul tema dei migranti. I referenti del Coordinamento Accoglienza hanno sottolineato come «Gemona abbia dimostrato di essere una realtà in grado di mobilitare una rete di solidarietà estesa e capace», come già descritto qui. Molteplici le attività in corso, grazie all’azione di più gruppi: il “Gruppo insegnanti” che garantisce ai richiedenti asilo lezioni di lingua italiana per quattro pomeriggi a settimana; il “Gruppo escursioni”, che realizza camminate e uscite per la conoscenza del territorio; il “Gruppo cucina”, promotore di cene settimanali con menù della tradizione friulana, pakistana e afgana; il “Gruppo sportivo”, animatore di attività domenicali presso la palestra del Centro Glemonensis. Uno stile ancor più familiare, da “buon vicinato”, è quello scelto dai volontari che sono entrati in contatto con i nuclei familiari e il gruppo di ragazze ospiti presso le strutture gestite dalla Caritas Diocesana. L’attività include visite a domicilio, momenti di scambio e, a breve, un laboratorio di cucito per mamme e bambini: mentre le mamme creeranno manufatti tessili, i bambini saranno coinvolti in momenti di gioco. L’iniziativa si prefigge di animare una rete sociale che favorisca l’inclusione dei nuclei familiari immigrati. A marzo saranno organizzati anche due appuntamenti rivolti alla comunità: una serata informativa e una festa multietnica.
I volontari hanno evidenziato come il dialogo interculturale attraversi anche l’esperienza del Doposcuola attivo da oltre un anno presso il Centro socio-culturale di Godo, sempre su iniziativa del Coordinamento. Gestito da un gruppo di quindici insegnanti-volontari, il Doposcuola coinvolge circa trenta bambini e ragazzi frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo grado. L’iniziativa persegue molteplici obiettivi: sostenere gli alunni, anche immigrati, nello svolgimento dei compiti; contribuire al consolidamento del loro metodo di studio e al rafforzamento delle loro competenze; promuovere socializzazione e integrazione nel contesto locale. Gli incontri si svolgono il giovedì pomeriggio per gli alunni frequentanti le scuole medie e il sabato mattina per quelli delle primarie. Per l’intero mese di febbraio il Doposcuola è attivo presso le aule dell’ISIS “Magrini Marchetti” nella giornata di giovedì e presso la sede dell’Associazione Borc di Plovie il sabato. In futuro potranno inserirsi nell’esperienza, in qualità di tutor, alcuni studenti frequentanti l’ISIS: si sta infatti sviluppando una positiva collaborazione tra Istituto Scolastico, AVULSS e Coordinamento nell’ambito dei progetti di Alternanza Scuola-Lavoro. Sottoscrivendo una convenzione con la Scuola, l’AVULSS potrà accogliere gli studenti in alcuni dei suoi ambiti di intervento: in Casa di riposo e presso l’Emporio “Di man in man”, oltre che nel Doposcuola.
Durante la riunione si è ricordato come le collaborazioni con il “Magrini Marchetti” riguardino anche il progetto “Ognicittadino”, che con il supporto di Media Educazione Comunità ha consentito di realizzare l’indagine “Giovani e volontariato”. I risultati dei 650 questionari raccolti saranno presentati agli studenti nell’assemblea d’istituto di mercoledì 8 marzo. L’assemblea sarà arricchita dagli interventi di alcune Associazioni aderenti al Coordinamento che forniranno agli studenti una vivace panoramica del mondo del volontariato gemonese.
Nella plenaria si è parlato anche del futuro di «Maistrassâ», il Centro di riuso gestito, fino al 31 dicembre scorso, dal Circolo Legambiente della pedemontana gemonese. I risultati del primo anno di gestione sono stati ottimi, con un totale di 2.800 beni acquisiti “in entrata” e di circa 1.500 beni offerti “in uscita” (pari al 53% dei beni conferiti). Per dare prosecuzione all’attività del Centro è stata costituita un’Associazione di Promozione Sociale ora impegnata nell’individuazione di una nuova sede.
Gradita ospite dell’assemblea è stata la Cineteca del Friuli, che ha lanciato alle Associazioni una proposta di collaborazione per festeggiare il suo quarantesimo anniversario di fondazione, previsto per domenica 26 febbraio. Per celebrare il traguardo, nei prossimi mesi saranno promosse varie iniziative, tra queste la “Cineteca Aperta”, le visite guidate all’Archivio Cinema del Friuli-vg, proiezioni di film restaurati e retrospettive. Gli intrecci tra cinema, arte, cultura e volontariato potranno concretizzarsi all’interno della manifestazione “I colori del vento”, ma anche con nuove formule da sperimentare.
L’assemblea è terminata con la raccolta di richieste e suggerimenti per attività formative da realizzare a breve, informazioni su bandi e domande di contributo e accordi per una efficace gestione della Casa delle Associazioni.
Due ore ricche di dialogo, creatività e impegno quelle trascorse in via San Giovanni: segno tangibile della silenziosa e instancabile operosità del volontariato per la costruzione del bene comune.