Una giornata per conoscere il Commercio equo e solidale attraverso workshop, seminari di approfondimento e degustazione di prodotti equi e solidali. Sabato 13 maggio, dalle ore 11 alle ore 19, a Udine, in Piazza Venerio, si svolgerà la Prima Fiera del Commercio Equo e Solidale. “Scelgo equo e solidale” è lo slogan dell’iniziativa, alla quale anche la Buteghe dal mont di Gemona parteciperà con i propri prodotti (tra questi tè, spezie e gelato alle spezie).
A partire dalle ore 10 saranno attivi diversi Laboratori (sul caffè, il riciclo, il cioccolato); alle ore 11.30 si svolgerà l’inaugurazione ufficiale alla presenza dei referenti delle associazioni e delle autorità. Nel pomeriggio, alle ore 14.30 e alle ore 16.30, Lucia Stopper e i gruppi “Danze in cerchio” della regione animeranno la piazza con balli dal mondo.
Nell’ambito del Festival “vicino/lontano”, presso la Sala Valduga della Camera di Commercio di Udine, si terrà un incontro sul tema “Commercio equo e solidale. Una contraddizione?”, con inizio alle ore 15.30. Interverranno Giorgio Dal Fiume, in passato presidente del Consorzio Altromercato e ora presidente del WFTO, l’organismo che coordina le associazioni del Commercio equo e solidale presenti in Europa, e Shady Mahmoud, membro di un gruppo di agronomi, agricoltori e medici veterinari che nei primi anni Ottanta, in un contesto di forte instabilità politica ed economica, fondarono l’Organizzazione Non Governativa “Palestinian Agricultural Relief Committee” (PARC) per promuovere la cultura della convivenza, lo sviluppo rurale e l’emancipazione femminile attraverso la formazione e il lavoro. Modera l’incontro Paolo Albanese, presidente dell’Associazione “Il mosaico” di Trieste. Gli interventi dei relatori ruoteranno attorno ad alcuni interrogativi: qual è la condizione del Commercio equo in Europa? Le associazioni che lo animano sono in crisi o combattive? Quali risposte stanno dando le istituzioni e la politica dei vari paesi europei alla necessità di tutelare i diritti delle persone e dell’ambiente nel commercio? Che riscontro ha presso i consumatori l’esigenza di valori etici e ambientali nel settore commerciale? I produttori del Sud del mondo hanno ancora bisogno di canali come il Commercio equo? Di fronte a una globalizzazione che propone prodotti sempre più standardizzati, quale spazio hanno i piccoli produttori e che ruolo ha il consumatore?
Seguirà, alle ore 16.15, una tavola rotonda sul tema “Commercio equo. L’esperienza di piccoli produttori e cooperative sociali”. Interverranno Alessia Berra, Antonio Napoli, Giuseppe Pisano, Elisa Salvi, Loretta Romanin. Modera Lorenzo Croattini. I relatori si confronteranno sulle attuali frontiere del Commercio equo, nato sessant’anni fa per venire incontro a piccoli produttori del Sud del mondo e offrire loro alternative non assistenziali allo sviluppo, nel rispetto dei diritti dell’uomo e dell’ambiente. Oggi la globalizzazione allontana i produttori dai consumatori e tende a creare prodotti e gusti “omogeneizzati e globali”, con l’obiettivo non di rispondere alla domanda di beni o servizi nel rispetto dei diritti di chi lavora, ma di generare profitti sempre più alti. In questo contesto il Commercio equo non guarda più solo ai produttori deboli del Sud: chiede nuove regole per affermare la necessità di un commercio a forte radicamento territoriale con un’aspirazione alla sostenibilità economica, umana e ambientale anche al Nord. Si tratta di un modo utopistico di concepire il mercato?
L’iniziativa è realizzata dalle Botteghe del mondo e dalle Associazioni di Commercio equo e solidale presenti in Friuli-v.g. con il contributo della Regione.