A un anno dall’iniziativa “Pensieri per domani sulle pietre di ieri”, promossa dal Gruppo Scout di Gemona in collaborazione con l’AGESCI regionale per riflettere sul tema del servizio a quarant’anni dal terremoto del 1976 e guardando alle nuove sfide per il futuro, il Gruppo Scout di Gemona si raccoglie attorno a un nuovo progetto.
Il terremoto che l’estate scorsa ha colpito il Centro Italia ha rinnovato «tristi situazioni già vissute», spiegano i membri della Comunità Capi, «e in quanto scout abbiamo avvertito una nuova chiamata al servizio».
«Ci siamo sentiti in dovere di attivarci concretamente per i gruppi scout colpiti dal terremoto in nome della fratellanza che ci accomuna, ma anche per poter donare un servizio come era stato fatto per noi quarant’anni fa», continuano. È nato così “Incroci di vite e di terre”, un progetto volto a ospitare in Friuli alcuni gruppi terremotati di Marche e Umbria e a educare all’accoglienza e allo spirito di solidarietà, anche in situazioni d’emergenza.
«Alla nostra proposta hanno aderito il Branco del gruppo Scout di Gubbio – che svolgerà il suo campo in luglio –, il clan di Matelica e l’intero gruppo Scout di Camerino: questi ultimi si gemelleranno con il nostro gruppo, partecipando al campo in programma dal 6 al 13 agosto».
La Comunità Capi si impegnerà anche nell’organizzazione di una giornata rivolta all’intera comunità gemonese. Una festa – a Gemona, domenica 13 agosto – alla quale sono già stati invitati tutti i Gruppi Scout della regione, i partecipanti all’evento “Pensieri per domani sulle pietre di ieri”, i volontari e i cittadini desiderosi di condividere questa esperienza di apertura, incontro e dialogo.