Nel corso dell’estate i roccoli di Montenars si trasformeranno in straordinari palcoscenici e in preziosi spazi acustici per lo svolgimento della rassegna di concerti “Note nei roccoli”. Nata dall’idea di unire passione per la musica e godimento del paesaggio, la rassegna è promossa dall’Ecomuseo delle Acque del Gemonese in collaborazione con il Comune di Montenars e con la Pro loco di Montenars.
Gli spettacoli si svolgeranno con cadenza mensile nei roccoli ancora integri, che saranno raggiunti a piedi dal pubblico e dai musicisti. Al termine degli spettacoli si potranno degustare prodotti caratteristici del territorio, tra questi il pan di sorc e il formaggio di latteria turnaria, entrambi presidi Slow Food sostenuti dall’Ecomuseo. Prima di ciascun appuntamento musicale sarà possibile effettuare un’escursione con una guida naturalistica, alla scoperta dell’ambiente e dei borghi di Montenars.
Il primo incontro è in programma domenica 23 luglio, alle ore 17.30 nel Roccolo di Manganel, situato lungo la pista forestale che risale il Monte Cuarnan. Protagonista sarà Gianfranco Lugano, musicista polistrumentista, che proporrà un concerto di musica estemporanea dal titolo “E come strada il vento”: l’artista cercherà di carpire il genius loci di un territorio suggestivo per raccontare il viaggio vitale di un uccello. Il ritrovo per effettuare l’escursione con la guida naturalistica Nicola Picogna è alle ore 9.30 presso il Municipio di Montenars.
Gli altri appuntamenti si svolgeranno domenica 20 agosto nel Roccolo di Spisso con il gruppo occitano “QuBa Libre” e domenica 17 settembre nel Roccolo del Postino con “Emma Montanari Group”.
I roccoli sono boschetti a pianta circolare, piantumati e un tempo attrezzati per la cattura degli uccelli. A metà del secolo scorso a Montenars ne erano presenti una sessantina, sulle selle e sui crinali, lungo una delle rotte migratorie più battute. Di questi, alcuni sono sopravvissuti sino ai nostri giorni, ben conservati, pregevoli per le dimensioni e per il fascino delle forme. Da una decina d’anni l’Ecomuseo delle Acque è impegnato in un progetto che punta a far conoscere e a valorizzare queste antiche strutture vegetali, riconvertendole ad altre funzioni di tipo naturalistico, didattico e culturale.