Sul Troi di Aquilee, esordio letterario di Christian Romanini, edito da Glesie Furlane, sarà presentato venerdì 25 agosto alle ore 20.30 presso il Laboratorio didattico sul terremoto a Gemona. Il 2016 è stato l’Anno nazionale dei cammini: il libro vuole essere «un’umile ma intensa testimonianza a favore di un modo lento e consapevole di conoscere il territorio». Si tratta di un diario di viaggio scritto interamente in lingua friulana che l’autore dedica ai propri figli.
Il libro offre descrizioni, suggestioni e fotografie raccolte lungo la prima parte del Cammino Celeste, pellegrinaggio mitteleuropeo che nell’arco di duecento chilometri congiunge l’isola di Barbana, nella laguna di Grado, al monte Lussari, al confine con Austria e Slovenia. Romanini non raggiunge il monte Lussari: percorre circa un terzo dell’itinerario, dal santuario mariano di Barbana a quello di Castelmonte, passando per Grado, Aquileia, Ajello, Cormons. In questi settanta chilometri Romanini attraversa il Friuli non solo geograficamente – incontrando il mare, la pianura, le colline e le montagne – ma anche idealmente. L’esperienza è lo spunto per proporre alcune riflessioni sulla storia e la vita dei luoghi percorsi.
La serata è promossa dall’Ecomuseo delle Acque del Gemonese.