«Don Lorenzo Milani in seminario non c’era, perché in seminario non abitano i profeti, né allora né oggi», ha affermato don Pierluigi Di Piazza, autore del libro Don Lorenzo Milani nella mia vita di uomo e di prete, attingendo a un ricordo personale dei suoi anni di formazione presso il seminario di Udine. «Quando don Lorenzo Milani è morto, il 26 giugno 1967, io avevo vent’anni ma mai avevo sentito parlare di lui e quando morì nessuno ne parlò», continua Di Piazza.
Con queste parole il fondatore del Centro di accoglienza e di promozione culturale “Ernesto Balducci” di Zugliano ha introdotto il suo recente lavoro editoriale nel corso della serata “Barbiana: una proposta educativa ancora valida”, svoltasi giovedì 26 aprile a Gemona. Un intenso e commovente percorso alla scoperta di alcuni tratti salienti della figura del priore di Barbiana e di alcune tappe fondamentali del suo itinerario umano e spirituale, che solo di recente ha trovato pieno riconoscimento nella Chiesa. «Papa Francesco quando è andato a Barbiana – ha ricordato Di Piazza a fine serata – ha detto “Sono venuto”, rivolgendosi a don Lorenzo, “sono venuto a darti quella conferma che tu avevi chiesto insistentemente e che non avevi mai ricevuto, soffrendone tanto. Oggi io, vescovo di Roma, vengo a dirti quello che hai sempre aspettato: che sei stato un prete esemplare, da cui prendere esempio, io come Papa, e tutti”. Questo è successo il 20 giugno scorso. Il papa è andato su a Barbiana ed è stato un segno molto, molto importante, molto, molto, dopo cinquant’anni (…)».
L’esilio nella piccolissima parrocchia alle pendici del monte Giove non ha impedito all’esempio di don Milani, che «applicava il Vangelo senza alibi e compromessi», di propagare: l’esperienza della Scuola di Barbiana ha lasciato segni profondi nella pedagogia e nella didattica dei decenni successivi e tuttora anima, sostiene e ispira numerose esperienze. Anche il Doposcuola attivo da tre anni a Gemona su iniziativa del Coordinamento delle Associazioni ne porta i segni: un’esperienza puntualmente narrata da Enrico Madussi, uno dei sedici volontari-insegnanti impegnati nell’attività a favore di circa cinquanta bambini e ragazzi, intervenuto accanto a Di Piazza nel corso della serata.
Come i precedenti appuntamenti inseriti nel programma della manifestazione “I colori del vento”, anche l’incontro del 26 aprile è stato seguito dai giovani reporter di solidarietà del Blog “Fuori dal comune”, che a fine serata hanno intervistato Di Piazza sull’esperienza del Centro “Balducci” e sul rapporto tra giovani e volontariato.
QUI la loro videointervista.
QUI la registrazione audio della serata.