Pochi anni dopo la presa del potere da parte del fascismo, tutte le associazioni giovanili vengono chiuse per decreto del Duce. L’associazione degli scout italiani cattolici rientra tra queste. Un gruppo attivo a Milano decide di non piegarsi a tale imposizione e fonda le «Aquile Randagie»: ragazzi e giovani guidati da Andrea Ghetti e Giulio Cesare Uccellini, detto Kelly, continuano a riunirsi in Val Codera, svolgendo la propria attività scout in clandestinità. Il fascismo non li ignorerà: li seguirà, spierà e colpirà. Ostacoli e violenze non fermeranno le Aquile, che combatteranno il regime, dapprima con beffe plateali e in seguito con azioni mirate che permetteranno a più di duemila persone ricercate dai nazifascisti di superare il confine italiano e di raggiungere la Svizzera. Durante la guerra, l’opposizione del Gruppo si farà ancora più netta, fino a sfociare in un movimento denominato Oscar che fiancheggerà, dopo il 1943, la Resistenza. Alla fine della guerra, le Aquile tuteleranno tedeschi e italiani autori di violenze ricercati dai partigiani, chiedendo per loro una giusta pena, con un giusto processo.
Il film Aquile Randagie di Gianni Aureli (2019) narra questa storia. L’opera sarà presentata anche a Gemona, presso il Cinema Teatro Sociale, grazie alla collaborazione tra il Gruppo Scout Agesci Gemona 1 – nel centenario della sua fondazione – e la Cineteca del Friuli.
Quattro le proiezioni in calendario: giovedì 30 e venerdì 31 gennaio alle ore 21, sabato 1° febbraio alle ore 18 alla presenza del Capo Scout d’Italia Fabrizio Coccetti e del Responsabile Regionale Agesci Alessandro Giardina e domenica 2 febbraio, alle ore 18.
QUI il trailer del film.