L’associazione Time for Africa propone alcuni appuntamenti “Open Door” tramite l’organizzazione di hub territoriali di approfondimento su tematiche legate alla contemporaneità.
Giovedì 14 maggio, alle ore 15, prenderà il via una serie di tre incontri dedicati al tema dell’isolamento ai tempi del coronavirus. Che cosa si intende per isolamento, quali possono essere i suoi risvolti e come è possibile rafforzare, con gli strumenti a disposizione, i rapporti sociali in questo momento e nel “post crisi” sono i temi che saranno oggetto di discussione.
Nel primo appuntamento interverranno Eva Paglia e Tiziano Agostini.
Eva Paglia è coordinatrice del programma CAS(attività creative, sportive e di volontariato svolte da studenti) e del servizio di supporto allo studio e di sostegno psicologico per il benessere degli studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico. È laureata in psicologia e ha un’esperienza più che decennale di lavoro con Medici Senza Frontiere in diversi paesi, tra cui il Burundi, la Cina, Haiti, il Kenya e lo Swaziland. Ha collaborato con alcune Organizzazioni Non Governative italiane in Albania e in Kosovo.
Tiziano Agostiniè professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, insegna Introduzione alla Psicologia, Psicologia dello Sport e Metodi di Indagine e di Intervento applicati allo Sport e alla Salute. Si interessa di percezione visiva, metodologia della ricerca psicologica, storia della psicologia, psicologia sperimentale dello sport, ergonomia cognitiva e psicologia dell’emergenza.
Entrambi aiuteranno i partecipanti a comprendere quali sono i risvolti psicologici dell’isolamento. Tratteranno l’argomento coinvolgendo attivamente alcuni ragazzi e ponendo loro delle domande. Eva Paglia approfondirà i risvolti psicologici dell’isolamento nei giovani. Tiziano Agostini chiarirà se la sua esperienza in zone di guerra può essere affine a quanto accade oggi in Italia e illustrerà quali sono gli strumenti per misurare la crisi.
Per partecipare all’incontro è possibile contattare l’associazione Time for Africa (348 9130020).