Sulle creste assolate del monte Cjampon si aggira solitario uno stambecco. Estraneo alla maggioranza delle persone, molti escursionisti hanno avuto la fortuna di incontrarlo e di fotografarlo intento a cibarsi nei pascoli d’alta quota.

Durante il lockdown, lo stambecco (che ha più di 15 anni) si è spostato in un luogo meno impervio: nel corso di controlli effettuati dal Corpo Forestale e della Protezione Civile è stato avvistato pascolare nei dintorni di Sella Sant’Agnese.

Il Circolo Legambiente della Pedemontana Gemonese si propone di ricostruire la storia di questo esemplare che negli anni è diventato un simbolo della montagna friulana. Giovedì 28 maggio, alle ore 18 in diretta Facebook sulla pagina Legambiente FVG APS, si svolgerà la videoconferenzaA tu per tu con lo stambecco del Cjampon”.

Partendo dalla sua storia, saranno ripercorse le vicissitudini di questa specie che all’inizio del Novecento era sull’orlo dell’estinzione e ora, grazie a numerosi progetti di reintroduzione, è tornata a popolare l’intero arco alpino.

«Impareremo di più sulla biologia e sull’ecologia di questi grandi ungulati d’alta quota e delle opere di conservazione che vengono fatte a loro tutela», spiegano i promotori della videoconferenza. «Con uno sguardo anche al futuro della specie e al modo in cui gli stambecchi vivranno, assieme ad altri animali, il riscaldamento globale».

Fulvio Genero, responsabile del Progetto Grifone e faunista del Parco Naturale Regionale delle Prealpi Giulie, impegnato in prima persona nel monitoraggio degli stambecchi, guiderà i partecipanti alla conoscenza di questa specie. L’incontro sarà moderato da Nicola Ceschia, membro del Circolo Legambiente, guida naturalistica, socio di AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) e studente di conservazione della fauna.

«Per l’occasione abbiamo pensato anche di farvi scegliere un nome per il nostro amato stambecco», informano i volontari di Legambiente. «Nei post dell’evento troverete il sondaggio per votare il nome che più vi piace». 

QUI la locandina della videoconferenza.