In queste settimane i volontari delle associazioni aderenti al Coordinamento Territoriale d’Ambito (CTA) dell’Alto Friuli sono impegnati in un’attività di riflessione sollecitata da Alberto Fabris, facilitatore del CTA, e Anna Piazza, coordinatrice delle iniziative territoriali del CTA.
La riflessione, nata a seguito di un confronto con i volontari della Segreteria del Coordinamento delle Associazioni Culturali e di Volontariato Sociale di Gemona, si propone di manifestare vicinanza ai volontari, di garantire loro ascolto in questo periodo di incertezze e di raccogliere considerazioni, bisogni e difficoltà che saranno riportati in un documento di sintesi.
In un periodo molto impegnativo, fatto di incertezze e instabilità, «molti di noi – scrivono Alberto Fabris e Anna Piazza – hanno dovuto reinventarsi, altri si sono sentiti demotivati, spaventati: impotenti davanti a una situazione da gestire che risultava essere più grande di tutti noi».
«In questi tempi incerti – proseguono i due operatori – abbiamo dovuto imparare nuovi metodi per ritrovarci assieme, seppur a distanza, preferendo le modalità digitali, per molti fino a pochi mesi fa pressoché sconosciute. Vedersi davanti a uno schermo è diventata la nostra nuova quotidianità, costretti a un distanziamento sociale necessario per poter vivere in sicurezza».
Quasi tutte le attività programmate dalle associazioni nel corso del 2020 non si sono potute realizzare, compresa l’iniziativa “I colori del vento” che si è svolta on line in forma ridotta. Anche i gruppi giovani si sono dovuti fermare per ripensare a quanto avevano progettato. Le difficoltà dell’anno appena trascorso avranno ripercussione anche nel 2021.
«Come Coordinamento – sottolineano Fabris e Piazza – desideriamo esprimere la nostra vicinanza a tutti voi volontari. Sentiamo la necessità di ascoltare le vostre richieste e i vostri suggerimenti. Abbiamo pensato di porvi alcune domande e riflessioni su alcuni punti per noi importanti».
Cinque le domande sulle quali i volontari sono invitati a riflettere:
- Come definireste la situazione attuale all’interno della vostra realtà associativa?
- Da volontari, come descrivereste lo stato d’animo che maggiormente avete avuto in questo ultimo periodo? Avete mantenuto i contatti con gli altri associati, avete intravisto nuove opportunità, creato nuove collaborazioni e/o alleanze, avete perso entusiasmo, vi sentite stanchi, demotivati?
- Siete stati costretti a sospendere le attività oppure siete riusciti a riconvertirle durante la pandemia? Vi invitiamo a redigere alcune considerazioni del periodo passato e presente, descrivendo come lo avete affrontato.
- Come vedete il futuro della vostra associazione? Come pensate saranno affrontati questi tempi nuovi e incerti per le associazioni, anche in base alle nuove normative che dovremo rispettare?
- In che modo come rete di associazioni possiamo aiutarci e sostenerci a vicenda?
«Crediamo fortemente nel potere della condivisione – concludono Fabris e Piazza – e vogliamo concretamente esservi vicini con uno scambio che possa generare una ventata d’aria nuova, una motivazione a continuare le vostre attività, con l’entusiasmo tipico che contraddistingue ogni volontario. Raccoglieremo tutte le riflessioni in un documento che serva da riflessione finale, e che possa aiutarci ad analizzare le diverse situazioni, per trovare stimoli e piste di lavoro sempre nuove, necessarie per affrontare le difficoltà».
Volontari e associazioni potranno inviare i propri contributi fino a domenica 21 febbraio.