Le associazioni di volontariato sociale e culturale aderenti al Coordinamento di Gemona hanno trovato casa grazie alla sensibilità e alla generosità di un’amica assai speciale, Grazia Levi.
Nell’autunno del 2012, alla sottoscrizione del contratto di comodato d’uso gratuito per l’utilizzo dei locali di via San Giovanni n. 20, che da allora sono diventati la “Casa delle Associazioni”, Grazia si espresse in modo molto chiaro: «Oggi – ci disse – non ha inizio un contratto. Oggi ha inizio tra noi una relazione». L’unica richiesta che allora ci fece fu quella di mantenere nel tempo quel legame nato tra l’estate e l’autunno: un legame improntato all’ascolto reciproco, alla condivisione e alla collaborazione.
Da allora, affacciandosi alla finestra, la sera, soprattutto durante l’inverno, centinaia di volte Grazia si è rallegrata alla visione del cono di luce proveniente dalla Casa nella quale noi volontari, mese dopo mese, anno dopo anno, abbiamo continuato a incontrarci con l’intento di rendere un po’ migliore il luogo in cui viviamo. Quella luce, secondo Grazia, illuminava e donava vita alla sua amatissima via San Giovanni, altrimenti buia e un po’ desolata. Anche oggi è così.
Fino a quando la malattia glielo ha concesso, Grazia ha dedicato a Gemona attenzioni inconsuete: la sua intelligenza, la sua cultura e la sua sensibilità hanno promosso tra noi volontari il dibattito su svariati temi, hanno sollecitato l’organizzazione di eventi culturali e stimolato l’attenzione a rendere più decorosi alcuni angoli del Centro Storico. Grazia testimoniava il suo amore per Gemona anche in modi silenziosi e discreti.
Tanti sono stati, in questi dodici anni, i momenti condivisi con lei. Alcuni di noi li hanno vissuti con assiduità e intensità, altri con maggior discrezione, ma tutti abbiamo cercato di onorare l’impegno assunto nel 2012. Oggi esprimiamo sincera gratitudine a Grazia, che ci mancherà.
A questo link, riportiamo l’articolo dell’inaugurazione della Casa delle Associazioni.